Venne acquistato nel 1788 insieme agli strumenti della ditta londinese Dollond [schede 37-41], per cui nei documenti d'archivio viene spesso ricordato come "canocchiale di gran campo di Dollond", mentre reca la scritta Gilbert & Co / London.
Lo ricorda correttamente l'inventario di Ceschi del 1843:
"Canocchiale a mano di Gilbert Inglese da gran campo per ispezionare il Cielo, con tubo di legno mogano, e sua fornitura completa di ottone.
Di questo canocchiale si ha una seconda montatura in tubo di cartone con fornitura di bosso e metallo per renderlo pił leggero al maneggio."
Esiste, per questo strumento, un montaggio altazimutale [Inv. MdS-79] su treppiede [Inv. MdS-161], firmato Lodovico Ludovisi a Bologna. Sappiamo, dalle annotazioni fatte nel 1849 da Saporetti all'inventario di Ceschi, che in quella data Ludovisi era "Macchinista" [scilicet meccanico] presso la Specola. Sappiamo pure che, per il suo grande campo di vista, il cannocchiale di Gilbert fu usato come cercatore di comete.
E. Baiada, A. Braccesi (1983), p. 124.
H. Minow (1990), p. 278.