Nell'Optica Promota (Londra, 1663) James Gregory (Aberdeen 1638-1675) aveva esposto l'idea, già concepita nel 1661, di sostituire alla lente obiettiva uno specchio concavo, anzi due specchi concavi, (il maggiore parabolico, il minore ellittico) paralleli e coassiali, con i piani focali coincidenti, nella forma che da lui prende il nome di gregoriana [scheda 35].
Questo strumento - che porta la firma Dollond. London - costò 36 sterline pari a 865 lire bolognesi, come si ricava dalla fattura originale dei fratelli Rubini agli Assunti d'Istituto, in data 5 ottobre 1788, ritrovata presso l'Archivio del Dipartimento di Astronomia (busta XXVIII).
La descrizione inventariale del 1843 lo presenta insieme ai suoi accessori:
Telescopio gregoriano lungo piedi 2,4 a specchi paralleli in tubo di ottone di once 4 di diametro, con occulare ad immagine diretta [Inv. MdS-68], il quale attraversa il grande specchio: opera del Dollond. Piede e sostegno di metallo con piccoli movimenti condotti da due manubrj.Mentre sono molti i telescopi rifrattori del secolo XVIII ancora in grado di fornire ottime immagini, raramente questo avviene per i riflettori. Ciò a causa della degradabilità degli specchi - che a quell'epoca non erano in vetro ma lavorati in un bronzo speciale detto "speculum" - e della criticità dell'aggiustamento meccanico delle ottiche. Questo esemplare, forse per lo scarso uso che ne fu fatto, sopporta ancora ottimamente gli 80 ingrandimenti forniti dall'oculare superstite.
Di questo strumento si ha un secondo occulare di maggiore ingrandimento [Inv. MdS-135], ed un secondo specchio [Inv. MdS-48], piccolo di rimonta, riguardato in apposita scatola di banda di ferro.
Ogni occulare è munito di vetro colorato con incassatura di ottone.
Tre pezzi di metallo appositamente costrutti e fermati con viti al piano della tavola sottoposta, tengono raccomandata ad essa i piedi dello strumento.
Un coperchio metallico, che chiude l'apertura del telescopio.
Tavola di noce robustissima [Inv. MdS-160], di forma simile alla precedente [triangolare, sostenuta da tre gambi legati assieme per un ripiano inferiore], la quale serve a sostenere il Telescopio Gregoriano."
Mancano i due manubri per i movimenti, le lenti del secondo oculare ed i vetri per il Sole. L'oculare del cercatore è di restauro (G. Morigi e S. Ciattaglia, Bologna 1981).
E. Baiada, A. Braccesi (1983), p. 123.
M. Daumas (1953), p. 315.
G.L'E. Turner (1981).